Siamo attivi nell’ambito pubblicitario oramai da molti anni e sappiamo quanto sia importante comunicare con i clienti.
Abbiamo costruito gran parte del nostro successo lavorativo sul rapporto umano che si è creato nel corso degli anni con i nostri clienti, rapporto che ci ha consentito di trasformare le loro idee in annunci pubblicitari efficaci, loghi di successo ed insegne visibili.
In un mondo frenetico, dove tutto è super veloce e virtuale, fermarsi e prestare attenzione alla persona che hai davanti a te è fondamentale. Ognuno di noi è estremamente importante e merita di essere ascoltato e compreso.
Cosa vuol dire ascoltare?
Ascoltare vuol dire udire attentamente qualcuno.
Vuol dire tendere l’orecchio, la mente e il cuore alla persona che hai davanti.
Vuol dire imparare a stare in silenzio. Il silenzio è un bene prezioso un’opportunità di riflessione e crescita.
Per questo motivo, quando fai una domanda, resta in silenzio e ascolta, ascolta davvero.
Non pensare a cosa dirai dopo. Ascolta e non intervenire finchè il tuo interlocutore non finisce di parlare.
Ascolto, domanda oculata e silenzio sono decisivi nella realizzazione di una comunicazione efficace e duratura con il tuo potenziale cliente. Oltre alla comunicazione verbale, un aspetto molto importante nell’approccio con il cliente è il linguaggio del corpo, le espressioni facciali, la velocità e il tono della voce.
Se la persona che hai davanti resta ferma, rigida, non si apre non ti fa capire quali necessità ha davvero, sarà difficile per te riuscire a comprendere le sue esigenze.
Coinvolgi l’interlocutore, sii sempre cordiale e sorridente, aiutalo a raccontarti le sue reali necessità, i suoi dubbi e le sue insoddisfazioni, solo in questo modo il suo atteggiamento potrà cambiare sarà possibile instaurare una collaborazione di fiducia ed efficace.
Stabilire una connessione empatica con il cliente
Un altro aspetto molto importante, che pochi considerano, è quello di “parlare la stessa lingua” del vostro interlocutore.
Vi è mai capitato (a me spesso!) di relazionarvi con una persona che per spiegarvi qualcosa utilizza una terminologia tecnica che solo gli addetti ai lavori potrebbero capire? Come se dovessimo interagire con i nostri clienti e parlare i termini grafici o di stampa: uscirebbero dal nostro ufficio frustrati e pieni di dubbi e forse non tornerebbero più.
Adattare la propria comunicazione a chi abbiamo di fronte è un segno di rispetto e di cortesia verso il nostro interlocutore e ci aiuterà a comunicare efficacemente con lui evitando di creare disparità.
Una strategia che utilizziamo ed abbiamo visto risulta efficace è di restare sullo stesso livello linguistico del cliente, per quanto sia possibile ovviamente. Se di fronte abbiamo un cliente molto pratico che si esprime con un linguaggio quotidiano non ha senso rivolgersi con un linguaggio forbito. Il rischio è di creare una barriera linguistica e perdere l’opportunità di poterci lavorare.
Utilizzare la stessa linea di comunicazione del nostro interlocutore ci permette di condividere lo stesso punto di vista e questo permette al cliente di potersi fidare di noi!
Clienti amici si può!
Molto spesso, ci si abitua ad avere un rapporto con i nostri clienti che sembra tra “fornitore e cliente” più che tra “partner”, ossia tra persone che collaborano sinergicamente per conseguire gli stessi obiettivi.
Questo metodo ci impedisce di vedere le situazioni dal punto di vista del cliente e di valutarle con il suo metro di giudizio.
E’, invece, importante provare a mettersi dalla sua parte, provare ad indossare i suoi panni, cercando di comprendere quale sia la sua reale richiesta e trasformarla in idea grafica e successivamente in un manufatto (manifesto, brochure o insegna) soddisfacente.
In questo modo sarà possibile avere una buona percezione del suo reale livello di soddisfazione nei confronti del lavoro che abbiamo svolto e del rapporto di collaborazione che si è creato.
Instaurare una buona comunicazione con il cliente, si può! Essere disposti ad ascoltarlo, capire le sue esigenze e di cosa ha bisogno dando il massimo per raggiungere un obiettivo comune, è un traguardo che tutti dovremmo prefiggerci.
Anche saper dire di no se l’idea del cliente è sbagliata o non in linea con la nostra etica professionale è un elemento da tenere in considerazione.
Significa avere rispetto del cliente e pretenderlo per il nostro lavoro!